Happiness Index Study: è Aruba l'Isola più felice del mondo

Nuovi studi suggeriscono che la “One Happy island” di Aruba è l’Isola più felice del mondo, in rapporto alle sue dimensioni. Seguendo uno studio sull’indice di felicità per 5 anni condotto in cooperazione con l’ufficio del turismo ad Aruba e il Rose College of Hospitality Management all’università centrale della Florida, Conferma che il 78% degli arubani è felice, inoltre il 76% esprime anche una soddisfazione di vita a lungo termine.

Quando compariamo il resoconto mondiale sulla felicità del 2006, commissionato dalle Nazioni Unite per misurare l’indice di felicità di 157 grandi paesi, Aruba risulta superiore di circa il 75.3% rispetto alla Danimarca che è al numero 1.

“E 'importante notare che mentre le altre isole dei Caraibi sono comprese nel Report Mondiale di Felicità, Aruba è la prima e unica isola dei Caraibi ad aver misurato il proprio indice di felicità", ha detto il dottor Robertico Croes di UCF. "Negli ultimi cinque anni, abbiamo raccolto 2.000 indagini significative, stratificate in quattro gruppi principali di Aruba, ed è risultato un desiderio di nei livelli di felicità dell'isola."

Il famoso marchio di Aruba “One Happy Island”, è stato il segno distintivo per circa 40 anni, con qualche interruzione. Ma per Auba la felicità è molto di più di un argomento di moda o di un traguardo, è una parte intrinseca del DNA degli arubani che hanno commissionato lo studio dal 2011.

“Come 2° nazione con più legame tra i turisti e la nazione stessa, nel mondo, Aruba valorizza notevolmente la felicità della sua popolazione locale, considerata anima e cuore dell’Isola, per assicurare una esperienza di turismo di qualità come garanzia per la sua destinazione2 dice Ronella Tjin Asjoe-Croes, CEO di Aruba Tourism Authority. “"Valutiamo il successo del nostro turismo, non solo per i suoi benefici tangibili, ma anche per i benefici intangibili compresi la felicità locale e la soddisfazione di vita, come quella impatto diretto sulla felicità del turista."

Mentre lo studio rivela che il turismo di Aruba non è il principale e diretto motore della felicità, ma, il fatto invece di essere una industria di successo porta soddisfazione per la popolazione locale e produce benefici materiali e risorse economiche per il governo che vengono utilizzati a loro volta per perpetuare le finalità di felicità sui locali. L’isola di Aruba sviluppa diverse iniziative per il benessere della propria popolazione, come tra gli altri il parco Lineare che serve per ispirare tempo di qualità verso gli altri e realizzazione personale.

“Tra tutte le destinazioni dei progetti di ricerca che la nostra università ha condotto in tutto il mondo, Aruba è risultata una delle isole più interessanti per fare indagini sulla qualità della vita e della felicità", ha detto il dottor Manuel Rivera di UCF.  "Attraverso il corso dei nostri studi abbiamo confermato che la popolazione dell’Isola di Aruba è generalmente felice sia per la sua qualità della vita che per la stretta correlazione tra turismo e destinazione. La felicità ad Aruba può essere vista come un circolo che si autoalimenta dove lo sviluppo per il turismo porta la felicità ai residenti che a loro volta rendono felici i turisti.”

Come isola esclusiva dei caraibi che misura il suo indice di felicità, Aruba incoraggia le altre nazioni di tutte le dimensioni a fare come lei.

“E’ importante misurare il successo di un paese al di là dei sui indici economici con la felicità e il benessere delle persone che sono parte integrante di una nazione” dice Otmar Oduber, Ministro dei trasporti, cultura e turismo di Aruba, “vorremmo anche che il prestigioso report annuale incorporasse piccole stati insulari in sviluppa, come la nostra One Happy Island, nei loro studi.

L'approccio di Aruba per la felicità ha già catturato l'attenzione e il sostegno dell'Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite.

"Abbiamo esaminato i risultati dello studio, che è in linea con la nostra metodologia, e crediamo che meriti attenzione a livello mondiale", ha detto Taleb Rifai segretario generale UNWTO. "Vorremmo vedere questo modello applicato in tutta le altre isole dei Caraibi e in tutto il mondo."